Si è tenuto il 9 luglio, il tanto richiesto consiglio comunale sul tema “Vertenza Comune di Vigarano Mainarda-Famiglia Zaniboni”. Alle ore 18.30 il consiglio ha preso il via alla presenza di numeroso pubblico. Consiglieri al completo, salvo, assente giustificato, Marcello Fortini. Il consesso è stato aperto dalla Sindaca Barbara Paron, citando  la richiesta, protocollata, dai consiglieri comunali di opposizione Bergamini (LN), Zanella e Balestra (FdI), che però, non avendo un chiaro oggetto, non può consentire nè discussione, nè votazione.

I consiglieri Bergamini e Zanella, chiedono al Sindaco la possibilità di poterne discutere e aprire un confronto democratico e sereno.  La richiesta viene  respinta dalla Paron, spiegando, appunto, che non esiste l’oggetto e che il tema “è gia stato dibattuto durante la riunione dei capigruppo”.

Il sindaco invita poi, l’avvocato Carpani (legale del Comune) al tavolo dei consiglieri, che interviene spiegando la richiesta della giudice e del CTU. È allora che dalla platea la famiglia Zaniboni fa presente al segretario Ferrante, tramite la polizia municipale, che invitando a discutere l’avvocato Carpani sarebbe stato giusto che potessero esprimersi anche loro in quanto diretti interessati. In un primo momento la richiesta a parlare della famiglia Zaniboni  viene respinta, poi non essendo stata mostrata, sempre da richiesta dei Zaniboni la delibera che concedeva la parola all’avvocato Carpani, il sindaco Paron lascia la possibilità alla Famiglia di poter intervenire.

Il consiglio diventa poi un “faccia a faccia” fra il legale Carpani e la famiglia Zaniboni, mentre i consiglieri di maggioranza e minoranza rimangono in silenzio, così come gli assessori, fino al termine. Il sindaco Paron, per sedare la discussione, interviene più volte manifestando di voler sospendere il consiglio, mentre il dibattito fra l’avvocato ed i Zaniboni rimane acceso.

La famiglia contesta all’avvocato Carpani di interpretare i documenti, invece di leggerli, rimarcando la differenza tra ciò che è soggettivo e oggettivo. Contestazione che non trova risposte. Interviene di nuovo la sindaca Paron a tranquillizzare tutti, annunciando: “la Giunta si incontrerà per discutere la conciliazione”,  e ricorda poi all’opposizione, che “tale decisione era già stata presa durante la riunione dei capigruppo”.

Esito del consiglio: la Giunta e l’avvocato Carpani si dichiarano disponibili, com’è sempre stato dal 2012 a risolvere il contenzioso con la famiglia Zaniboni e ci si chiede perchè, allora,  la famiglia abbia dovuto rivolgersi ad un giudice. Alla fine sono rimasti soddisfatti tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza che, non dovranno affrontare la decisione di conciliare, e fiduciosa anche la famiglia Zaniboni, che auspica di vedere riconosciuti i suoi diritti. Ciò accadrà quando la Giunta si potrà esprimere,  presa visione del referto finale del CTU, referto che già ad oggi smentisce i referti dei tecnici pubblici della amministrazione, dichiarando che il danno è almeno “una B”, mentre i tecnici incaricati dal comune dichiaravano una A, (ricordiamo che un primo referto avvenuto subito dopo il sisma 2012, eseguito dalla Protezione Civile, dichiarava una E).

Di certo, il dopo terremoto non è stato semplice per nessuno e si auspica che la vicenda si concluda, con soddisfazione sia per la famiglia Zaniboni, che per l’amministrazione.

Ovviamento tutto ciò che verrà dopo questo consiglio comunale non è ancora scritto, certo si sa che dopo la conclusione della relazione del CTU, la Giunta Paron dovrà comunque prendere una decisione in merito.

a cura di Fabio Bruschi