Finale Emilia (MO)
Il duomo “riapre” al culto
Riapre al culto, con una grande festa popolare, il Duomo di Finale Emilia (Mo) nella bassa pianura modenese.
La chiesa, che aveva riportato gravi danni a causa del sisma del 2012, torna accessibile ai fedeli e alla comunità dopo la ricostruzione e un accurato restauro, condotto grazie ai fondi della programmazione della Regione, attraverso la struttura commissariale, con il Programma delle opere pubbliche e dei beni culturali: risorse stanziate per oltre 6 milioni di euro.
Domani, domenica 26 maggio, nel pomeriggio, dopo la presentazione dei lavori, la messa solenne presieduta dall’Arcivescovo Abate Metropolita di Modena-Nonantola, Erio Castellucci. Alla riapertura della chiesa, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, saranno presenti la Presidenza e altri rappresentanti della Regione Emilia-Romagna insieme alle autorità civili.
I danni e gli interventi
I lavori di ripristino con miglioramento sismico sono iniziati nella primavera del 2019 e si sono conclusi nelle scorse settimane.
Il sisma ha colpito la struttura architettonica del Duomo, l’apparato pittorico decorativo e le opere artistiche interne, quali gli altari e la cantoria lignea. Fra i danni più evidenti, il crollo di parte della facciata e della retrostante volta in legno e gesso della navata centrale, delle volte in muratura delle navate laterali, e crepe estese sulla volta dell’abside e lungo tutto il fusto del campanile.
Tra gli interventi eseguiti, la realizzazione di un’intelaiatura metallica nella cella campanaria e la reticolazione in fibre lungo tutto il fusto che, insieme alla nuova scala in legno e all’inserimento dei nuovi impalcati, riduce la possibilità di espulsione per schiacciamento a compressione del campanile stesso. All’interno dell’abside è stato studiato un intervento che prevede elementi di rinforzo in fibra di vetro sopra le nervature esterne della struttura e un cordolo in acciaio lungo il perimetro.