Finale Emilia
Mega-discarica
“Ora tocca a noi”
promette battaglia
Comunicato Stampa:
L’ OSSERVATORIO CIVICO “ORA TOCCA A NOI”: NEL PROCESSO SULLA DISCARICA DAREMO BATTAGLIA PER FARE EMERGERE TUTTE LE ILLEGALITÀ!
Dopo la bocciatura da parte della Cassazione del ricorso presentato dalla Procura di Modena contro il dissequestro della discarica di Finale Emilia, le ultime speranze per fermare la megadiscarica di rifiuti industriali sono riposte nel processo giudiziario che riprenderà a fine febbraio e qui l’Osservatorio civico “Ora tocca a noi” come parte civile annuncia battaglia!
Intanto abbiamo appreso dai nostri avvocati che la Corte di Cassazione non è entrata nel merito delle molteplici problematiche di inquinamento ambientale e la bocciatura da parte dei giudici sarebbe arrivata per inammissibilità. In attesa di conoscere le motivazioni che hanno portato i giudici a questa decisione, va rimarcato con profonda amarezza e rabbia che per l’ennesima volta gli organi giuridici chiamati in causa, non sono entrati nel merito delle enormi illegalità che sono state commesse nella vicenda discarica e appellandosi a motivazioni formali di inammissibilità, non hanno dato risposte di giustizia e verità ai cittadini !
Per queste ragioni l’Osservatorio civico è fermamente deciso a fare emergere nel dibattimento processuale tutte le illegalità che hanno portato a questa autorizzazione per un milione e 200 mila tonnellate di rifiuti provenienti da tutta Italia. Negli atti dell’indagine che hanno portato al processo, sono contenute verità incontrovertibili a cominciare dal fatto che l’affidamento della gestione della discarica Feronia1, è avvenuto senza alcuna procedura di gara e questo ha generato un ingiusto vantaggio per il gestore della discarica in aperto contrasto con l’interesse pubblico. Basterebbe questo elemento per fare cadere immediatamente l’autorizzazione!
Altro fatto gravissimo è legato al rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) nel 2015, epoca in cui la capacità di conferimento della discarica era già esaurita, addirittura con il superamento delle quote volumetriche autorizzate e questo imponeva per legge la immediata attivazione delle procedure di chiusura dell’impianto, invece nonostante questa situazione oggettiva è stato emesso il rinnovo dell’Aia aprendo così la strada all’ampliamento della discarica. Questo fatto rappresenta unitamente alla mancanza di procedura di gara pubblica, la madre di tutte le illegalità che hanno pervaso la vicenda discarica.
Anche sul fronte dell’inquinamento ambientale sono presenti evidenti violazioni di legge. Nel 2015 venne effettuata l’Analisi di rischio sito specifica da cui emerse la contaminazione delle acque e le conseguenze per la salute umana.
In questa analisi si misero in evidenza valori del rischio cancerogeno e del pericolo tossico superiori ai valori di soglia degli standard internazionali ed ai limiti di legge vigenti. Quindi già dal lontano 2015 era evidente che il sito della discarica era contaminato e di fronte a questo quadro la legge impone la bonifica, invece a distanza di anni dall’Analisi di rischio del sito ed alla luce delle sue risultanze, nessun intervento di bonifica è stato fatto anzi addirittura si è proceduto ad autorizzare una nuova discarica!
Questo è lo scenario illegale che abbiamo davanti. Ora ci affidiamo al processo giudiziario, ultima spiaggia per impedire l’arrivo di un nuovo mostro inquinante a Finale Emilia!
Maurizio Poletti, portavoce Osservatorio civico Ora tocca a noi