Emilia e Romagna

Salute

“Rifondazione” sui punti nascita chiusi

Comunicato Stampa

“NON È’ SERVITO A NULLA L’APPELLO DEI CITTADINI”

“Quando l’emergenza Covid sarà chiusa, riapriremo i punti nascita di Castelnuovo Monti, Porretta, Pavullo, Borgotaro. Feci un errore, facemmo un errore. Rimedieremo”. Parole di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna, dette nella primavera del 2021.

L’emergenza COVID è finita, nessun punto nascita è stato riaperto, anzi: sono stati chiusi (temporaneamente, dice il Presidente Bonaccini) anche quello di Mirandola (MO) e Cento (FE).

A Castelnuovo Monti (RE) una gravida all’ottavo mese si è presentata all’ospedale Sant’Anna, e da qui dirottata all’ospedale di Reggio Emilia, con un viaggio in ambulanza durato un’ ora. Il feto è arrivato privo di vita. Sull’episodio sta indagando la Magistratura. Se quel bimbo potesse essere salvato lo diranno i giudici.

Nel frattempo una intera regione sta aspettando di vedere mantenute le promesse fatte dal suo presidente. Per quanto tempo ancora dovremo aspettare?

I cittadini emiliano-romagnoli sono stanchi di ospedali chiusi, di reparti trasferiti, di liste di attesa infinite, a causa di anni di tagli alle risorse, di errori nella programmazione del fabbisogno di personale, di trasferimento di denaro pubblico alla sanità privata. È giunto il momento di ammettere gli errori fatti e invertire la rotta, per salvare il nostro servizio sanitario pubblico e universalistico.

Elena Govoni – Responsabile sanità
Stefania Soriani – Segretaria Federazione Ferrara
Rifondazione Comunista Emilia-Romagna