
foto di repertorio
Lunedì 20 febbraio dalle ore 11:00 alle ore 13:30 si terrà un presidio davanti al Consorzio di Bonifica di Bondeno, promosso da LEAL Lega Antivivisezionista sezione di Ferrara e Animaliamo onlus, in via Vittorio Veneto 48/50 per sollecitare i vertici aziendali affinché prendano provvedimenti nei confronti di entrambi i dipendenti di questo ente coinvolti nell’ uccisione di un povero cane, persone di cui non si conosce nemmeno il nome.
Sono invitate a partecipare tutte le associazioni animaliste e i liberi cittadini che vorranno esprimere il proprio dissenso.
IL COMUNICATO : “CANE UCCISO A COLPI DI FUCILE
LEAL SI COSTITUISCE PARTE CIVILE”
Rincorre il proprio cane aiutato da un collega di lavoro e lo uccide freddamente a colpi di fucile. Il gravissimo episodio di animalicidio è avvenuto lo scorso 2 gennaio a Bondeno (Ferrara). Il cane era un meticcio di indole mite, ed è stato giustiziato all’interno dell’impianto idrovoro dove i due uomini sono dipendenti. Qualcuno del personale si è accorto del fatto quando il cane era già stato ucciso e stava per essere caricato su di un auto. LEAL stigmatizza questo ennesimo abuso nei confrondi degli animali che ultimi degli ultimi sono sempre più spesso fatti oggetto di violenze, torture, uccisioni e ogni genere di violenza e dichiara di costituirsi parte civile e che seguirà la vicenda affinché i colpevoli di questo reato ne rispondano in sede penale e civile.
Stefania Corradini, responsabile LEAL Lega Antivivisezionista sezione Ferrara in una nota dichiara. “La barbara uccisione a colpi d’arma da fuoco di un povero cane che, in base alle notizie riportate, non aveva mai mostrato
segni di aggressività, da parte delle stesse mani “umane” che lo avevano nutrito e accudito durante la sua breve vita, non può che suscitare indignazione e sdegno in chiunque dotato di un minimo senso di civiltà. Ma questi sentimenti non bastano a promuovere una cultura di rispetto nei confronti di ogni essere vivente, tanto più quando questo ha condiviso una parte della nostra vita. Nell’attesa che si faccia luce sulla dinamica dell’accaduto e sulle motivazioni (se ce ne sono) che hanno portato al brutale gesto, tanto più grave perché coinvolte due persone, ci chiediamo perché una notizia così grave viene resa nota a più di un mese di distanza. Perché la vittima era “solo” un cane? Uno dei tanti che subiscono maltrattamenti, sevizie, torture e infine la morte, causate volontariamente da esseri umani non degni di questo nome e che sempre più riempiono le cronache? Quei poveri animali non li vedremo più, ma è insieme a questi carnefici che saremo
costretti a convivere? Non solo.
L’accaduto solleva il problema della concessione del porto d’armi, in particolare quello ad uso venatorio, per il cui rilascio è richiesto il possesso di precisi requisiti psico-fisici. Si può definire psichicamente stabile chi si getta all’inseguimento del proprio cane con un fucile da caccia, legalmente detenuto, per poi sparare senza esitazione? Chi uccide in tal modo può rivolgere quell’arma contro chiunque!La mia sezione – ribadisce Stefania Corradini – organizzerà a partire dai prossimi giorni un mail bombing ai vertici aziendale e dei sit-in di protesta davanti al Consorzio per chiedere all’azienda di prendere gli opportuni provvedimenti nei confronti dei due individui. Come Associazione che difende i diritti degli animali invitiamo a una profonda riflessione a tutti i livelli sociali e istituzionali.”
LEAL Lega Antivivisezionista
Sezione Ferrara – Stefania Corradini