AUSL-Fe:
FARMACI in Estate
LE REGOLE DA SEGUIRE PER LA CORRETTA CONSERVAZIONE
Anche i farmaci temono il caldo! Conservare correttamente i medicinali diventa ancora più importante nel periodo estivo, quando alte temperature, luce solare diretta e umidità possono metterne a rischio l’efficacia.
In vista delle vacanze, il Servizio Farmaceutico dell’Azienda USL di Ferrara ricorda a tutti i viaggiatori alcune semplici ma essenziali accorgimenti per trasportare adeguatamente i farmaci e non farsi cogliere impreparati prima della partenza. Un piccolo vademecum da portare in valigia per scongiurare alterazioni e viaggiare sicuri.
- Conserva i farmaci in un luogo fresco, asciutto e buio. Normalmente si consiglia di tenerli in un armadio chiuso, mentre non è raccomandata la conservazione in bagno (troppo umido) e cucina (troppo caldo). La temperatura raccomandata è inferiore ai 25°.
- Verifica la giusta temperatura sul foglietto illustrativo. Vale soprattutto per antibiotici, insulina, analgesici, adrenergici e sedativi perché non rispettare la temperatura di conservazione indicata potrebbe renderli dannosi. I farmaci a base di insulina, ad esempio, vanno conservati in frigorifero (temperatura controllata a 2-8°) e una volta aperti possono essere mantenuti a temperatura ambiente. Anche i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche.
- Controlla se ci sono controindicazioni per l’esposizione al sole. Prima di una sessione intensa di tintarella, prestare attenzione ai farmaci fotosensibili quali antibiotici, anticoagulanti, anticoncezionali, antidepressivi, antidiabetici e antimicotici perché possono provocare reazioni da fotosensibilizzazione con manifestazioni cutanee come dermatiti, eczemi e similari.
- Usa i farmaci in forme solide. Quando possibile, è preferibile utilizzare i farmaci in formulazioni solide come compresse o capsule perché si presentano più stabili rispetto ai ‘colleghi’ liquidi e sono infatti meno sensibili alle alte temperature rispetto alle formulazioni liquide.
- Tieni le confezioni originali. Un errore comune durante i viaggi, per risparmiare spazio, è quello di mettere farmaci diversi nello stesso contenitore. Ma attenzione: il problema è riconoscere poi date di scadenza, tipologie, avvertenze e dosaggi. Anche i blister svolgono una funzione di protezione dall’umidità, quindi conviene evitare i portapillole e mantenere le confezioni originali.
- Evita di esporre i farmaci al sole e al calore, in viaggio usa contenitori termici. Durante un lungo viaggio in auto è consigliabile portarsi dietro un contenitore termico, in particolare per i farmaci spray e per quelli a base di insulina. In generale, bisogna conservare qualsiasi tipo di medicinale nell’abitacolo perché risulta più fresco rispetto al bagagliaio.
- Se viaggi in aereo, porta i farmaci salvavita nel bagaglio a mano con le prescrizioni. Non è scontato, perché potrebbero essere richieste nelle fasi di controllo di sicurezza in aeroporto. Si ricorda che i liquidi di volume non superiore a 100 ml possono essere trasportati nel bagaglio a mano e devono essere riposti in una busta trasparente e richiudibile. Per i medicinali solidi, come compresse o capsule, non ci sono restrizioni. È anche possibile contattare la compagnia aerea per accordarsi su determinati farmaci da tenere nel frigo dell’aereo.
- Tieni sotto controllo la pressione. Il caldo può provocare l’abbassamento della pressione arteriosa anche in soggetti ipertesi, pertanto la terapia dell’ipertensione arteriosa e di altre malattie cardiovascolari potrebbe richiedere in estate un adattamento da parte del medico. Si ricorda che le terapie in corso non vanno mai sospese autonomamente e che in estate è opportuno effettuare controlli più assidui della pressione arteriosa.
Buone regole condivise dalla stessa AIFA – Agenzia Italiana Farmaco per tutelare le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete etc.) e le persone che assumono farmaci. Farmaci sicuri contro luce solare, calore e umidità che, come visto, possono alterare composizione e efficacia. Insomma, le malattie non vanno in vacanza e le terapie vanno seguite in qualunque meta estiva.