Bondeno-Vigarano
Fusione?
Tutt’altro che chiacchiere
Editoriale
Che Vigarano Mainarda abbia bisogno di una Fusione o “annessione” è un fatto che risale a quando l’amministrazione Paron-1 decise di non aderire a quella con Mirabello e Sant’Agostino. All’epoca, tra Galli e Galline, il pollaio non trovò l’accordo e Vigarano perse il treno.
Giusto? Sbagliato?
I numeri ( i debiti ) e i fatti dicono che Vigarano certi servizi “non se li può permettere” in autarchia. Ecco perchè, scaricata nel cesso l’Associazione dell’Alto Ferrarese e messo da parte l’incomprensibile sbarramento paroniano a molte delle fusioni di servizi possibili, ora molti dei servizi essenziali del paese provengono dai comuni limitrofi (Bondeno in larga misura – ma non solo). Dalla polizia locale, ai servizi sociali, all’istruzione, a parte delle progettazioni ( poche ) etc, ci si è rivolti a chi “poteva dare una mano”. E altri ne stanno arrivando … di “aiuti”. Questo la dice lunga.
E’ una semplice constatazione numerica: un comune di queste dimensioni e con questo bilancio, non può fare il “Comune”, e amministrare in questo modo non è fare “amministrazione”. C’e chi guarda al futuro e, semplicemente, fa programmazione. E’ il caso di Bondeno che “valuta” (semplicemente valuta) la possibilità di fare un calcolo dei pro e dei contro dell’operazione.
Che poi sia Bondeno, Ferrara, smembramento con anche Poggio e Terre del reno non cambia l’inevitabile. Anche “a norma di legge”.
Che poi tutti gli “interessati” sappiano come stanno effettivamente le cose è un altro dato di fatto. Nascondersi dietro a dei “non è vero!” è triste. Molto triste, Quasi offensivo nei confronti dei cittadini che sanno leggere oltre.
Con buona-pace di patrioti dell’ultimo momento, campanili, difese d’ufficio e insulti personali.